“Zona Pollino a Pietrasanta: incendio di grandi dimensioni di un magazzino edile, sostanze tossiche che da ore stazionano sulle nostre teste. No non è un incubo, no non siamo sfortunati, siamo vittime di scelte scellerate di amministratori incompetenti. Mentre dei cittadini si battevano abbandonati da alcune istituzioni per cercare di far chiudere un inceneritore e altri impianti impattanti, quesiti stessi amministratori autorizzavano un’area industriale con nuovi impianti li dove già ce n’erano troppi”.
Lo scrivono in una nota i membri dell’ Associazione per la tutela ambientale della Versilia:
“Speriamo non ci siano feriti sul luogo dell’incendio, speriamo che non sia dovuto a fuochi accesi per smaltire rifiuti come purtroppo spesso accade in quest’area. Inutili le nostre denunce che da anni cadono nel vuoto.
RACCOMANDAZIONI DI SICUREZZA DA PARTE DEL COMUNE: STATE IN CASA, CHIUDETE PORTE E FINESTRE, NON CONSUMATE PRODOTTI DELL’ORTO ECC.
Certo sono le raccomandazioni di rito, ma prevenire, valutare prima se un’area può sopportare ancora altri impianti, altri morti e altri malati no? Le zone agricole vi fanno proprio schifo eh?!
Tanto i malati e i morti che ci saranno non avranno un’etichetta con su scritto eventualmente quale agente inquinante e quale impianto li ha fatti ammalare e nessuno ne risponderà così come sta avvenendo già ora per l’eccesso di morti della nostra area certificato dai dati ARS, meglio tenere l’indagine epidemiologica nascosta nei cassetti invece di consegnarla ai cittadini che invano da anni ne chiedono la consegna.
Giusto ieri eravamo al tavolo tecnico in Comune per la presenza di arsenico nei nostri pozzi (venuto alla ribalta solo grazie alle nostre analisi) e per il tallio e ci hanno tacciato di essere aggressivi verso tecnici e amministratori, no non ci stiamo, fare domande, pretendere risposte e provvedimenti che tutelano la salute non è essere aggressivi è senso civico”.
